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UV-C: disinfettare con il potere della luce.

UV-C disinfettano ddteam

Da un po’ di tempo si sta parlando dei raggi UV-C che disinfettano l’ambiente in cui viviamo.
La nostra attenzione quindi si è spostata sui raggi UV-C che disinfettano perché siamo preoccupati per la nostra salute personale e per coloro che amiamo. La pandemia da coronavirus ci ha spiazzati ed è per questo che cerchiamo di ricorrere a diversi metodi per essere protetti il più possibile da questo “pericoloso nemico invisibile”.

Capiamo la necessità di stare a contatto con le persone e notiamo che questo contatto ci porta anche a condividere l’ambiente e quindi le superfici e gli oggetti stessi. Prima non ci ponevamo il problema ma adesso ci preoccupa molto.

Le aree più a rischio sono ovviamente i luoghi più affollati come gli ospedali, gli uffici, i supermercati, i panifici, i negozi, i bar, i ristoranti, le fabbriche, le banche, gli hotel, i bagni pubblici, le scuole, i musei, i mezzi di trasporti pubblici e altri luoghi frequentati da chissà quante persone al giorno.
La pulizia degli ambienti che frequentiamo quindi è importante per non contrarre virus e batteri e per non diffonderli.

Solo però la pulizia ordinaria non basta. E’ necessario sanificare gli ambienti o meglio ancora renderli sterili da virus e batteri. Per raggiungere questo scopo, ci si avvale di lampade germicida che emettono le radiazioni UV-C.

I raggi UV-C

Le radiazioni ultraviolette o raggi UV-C sono radiazioni elettromagnetiche con una lunghezza d’onda compresa tra i 100 e 400 nanometri. Esistono tre gruppi di raggi ultravioletti: UV-A; UV-B e UV-C.

Le radiazioni UV-C comprendono fotoni o particelle di luce che sono chimicamente più attivi. I raggi UV-C vengono infatti definiti “germicida” perché sono caratterizzati da una banda di lunghezze d’onda tale da distruggere batteri, virus e altri microorganismi. Questi raggi ultravioletti agiscono sul DNA o l’RNA e lo modificano. Quest’azione permette di rendere inattivo il virus, ne impedisce la riproduzione e di conseguenza non causano malattie all’essere umano. 

Da tempo si usano gli strumenti e gli sterilizzatori basati sull’utilizzo della luce ultravioletta UV-C, per esempio, in ambito medico. Questo ci dimostra che le radiazioni UV-C possono essere un ottimo alleato per proteggere noi stessi e chi ci sta intorno.

I raggi UV-C sono presenti in natura e la fonte primaria è la luce del sole. Se assorbiti in gran quantità, possono però provocare danni alla salute delle persone.

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I raggi UV-C: consigli per evitare danni.

Come dicevamo all’inizio dell’articolo, abbiamo sentito parlare di lampade ad emissione di raggi UV-C che disinfettano gli ambienti in cui viviamo. Sappiamo anche però che sono dannosi alla salute in quanto provocano danno alla pelle. Per esporci al sole nel periodo estivo specialmente, è abitudine utilizzare una crema di protezione solare.

Sappiamo anche però che i raggi del sole hanno la capacità germicida specialmente nel periodo primaverile ed estivo quando l’indice degli UV è alto. Cosa dobbiamo fare quindi?

Come utilizziamo la crema solare per proteggerci dai raggi dannosi, per utilizzare le lampade che generano gli UV-C saremo cauti e adotteremo sistemi di protezione adeguati a non creare danno alle persone e a noi stessi.

  • Non useremo quindi queste tipi di lampade per sterilizzare mani o parti del corpo ma le utilizzeremo per sanificare pareti, superfici, oggetti e qualsiasi altra cosa si trova all’interno degli ambienti e per la purificazione dell’acqua.
  • Non ci affideremo inoltre a chiunque dice di conoscere l’argomento ma ci affideremo a degli esperti del settore, dei professionisti che sono stati adeguatamente formati sulle corrette modalità di utilizzo e sui rischi derivanti e tengono ad applicarli.